In questa guida di SerialParts troverai tutte le informazioni necessarie per scegliere il miglior olio motore compatibile con la tua auto.

Vedremo la differenza tra l'olio "giusto" e l'olio "migliore"; molte persone credono che l'olio migliore è anche quello giusto, ma purtroppo non è proprio così.

L'olio motore è stato da sempre oggetto di truffe, contraffazioni, frodi, evasioni fiscali. Come se ciò non bastasse pensa ai danni causati al motore dagli oli scadenti.

Nel corso degli anni ho trovato molte informazioni infondate e contrastanti, tanti falsi miti e leggende metropolitane che confondono e disorientano anche i riparatori più esperti.

Sempre più persone si chiedono qual è l'olio migliore per la loro auto, quello che rispetta le specifiche del costruttore, quello con la giusta viscosità. Tutti sanno che un olio "sbagliato" può provocare gravissimi danni al motore e che gli oli non sempre sono uguali, ma non tutti sanno come fare per per scegliere l'olio giusto.

In questa guida ho deciso di fare un po' di chiarezza, condividendo con te le informazioni necessarie per scegliere l'olio migliore compatibile con il tuo motore.

§Indice dei contenuti

Per iniziare cerchiamo di capire a cosa serve veramente l'olio motore e come funziona; ti servirà per dare la giusta importanza alla scelta di questo prezioso fluido alla base del buon funzionamento del motore.

§Cos'è e a cosa serve l'olio motore?

L'olio motore (o olio lubrificante) è necessario per il funzionamento di tutti i motori diesel, benzina, metano, GPL o ibridi.

E' costituito da una base che può essere minerale o sintetica (il lubrificante vero e proprio) e da una serie di additivi in percentuale inferiore al 30%. Gli additivi  servono per contrastare la formazione di morchie e di schiuma, diminuiscono l'attrito ed i consumi, variano la viscosità ed inibiscono l'ossidazione.

§Come nasce un olio motore

Le basi sono ottenute dalla raffinazione del petrolio e sono prodotte esclusivamente dalle raffinerie petrolchimiche.

Le aziende che commercializzano gli oli, acquistano le basi dalle raffinerie e aggiungono certi additivi a seconda delle specifiche che vogliono ottenere.

A titolo di esempio prendiamo in esame gli oli ENI: le basi sono prodotte presso la raffineria di Livorno, mentre gli additivi a Robassomero (TO); dalla combinazione delle basi con i differenti additivi si ottengono tutti gli oli che trovi in commercio (blending).

§A cosa serve l'olio motore

L'olio motore è uno dei prodotti più richiesti per la manutenzione dei veicoli. Spesso è trattato con superficialità, sottovalutando quanto sia importante per il corretto funzionamento del motore. 

Un motore senza olio si gripperebbe nel giro di pochi chilometri; un olio inappropriato o sbagliato causerebbe danni irreversibili.

L'olio ha il compito di creare uno strato permanente tra tutte le parti del motore in movimento (pistone-cilindro, bronzina-albero motore, etc.) per evitare il contatto diretto tra le superfici in metallo.

Pensa ad un pistone che scorre all'interno del cilindro: se i segmenti (noti come fasce) entrano a diretto contatto con il cilindro, quest'ultimo si righerebbe fino a far bloccare il pistone. L'olio evita il contatto tra i segmenti e la canna del cilindro permettendo allo stantuffo di scorrere in maniera fluida.

L'olio motore non viene usato solo per lubrificare ma anche per raffreddare le superfici metalliche sottraendo un po' di calore prodotto dalla combustione. Per questo motivo i motori possono essere dotati di due serie di ugelli:

  • una serie orientata per spruzzare olio sulla canna al fine di garantire la lubrificazione
  • una seconda serie orientata sotto la testa dello stantuffo di modo da raffreddarlo

§Che cos'è la viscosità di un olio motore

Su tutti gli oli motore trovi alcune sigle come 0W30, 10W40, 15W40, 15W50, eccetera. Si tratta di indicazioni sulla viscosità a freddo e a caldo. Una delle più importanti proprietà da conoscere per scegliere l'olio giusto.

La viscosità rappresenta la resistenza di un fluido allo scorrimento. Se un olio è più viscoso di un altro, vuol dire che incontrerà più resistenza all'avanzamento, ossia farà più fatica a spostarsi.

Per fare un esempio molto semplice pensiamo a due tubi distinti: nel primo pompiamo del grasso e nel secondo dell'olio. Sicuramente faremo più fatica a far "spostare" il grasso rispetto all'olio perché è più viscoso.

Ma da cosa dipende la viscosità? A livello microscopico dipende dall'attrito e dalla forza di coesione tra le molecole. Maggiore è la forza di coesione tra le molecole e più difficilmente il fluido si sposterà. Ma non è tutto.

La viscosità, cioè la resistenza allo spostamento,  non è costante ma dipende dalla temperatura:

  • alle alte temperature (olio caldo, quando il motore è a regime) la resistenza al movimento sarà minore, perciò l'olio risulterà "meno viscoso".
  • alle basse temperature (olio freddo, quando il motore è spento) il fluido opporrà maggiore resistenza e la sua viscosità sarà più alta.

confronto viscosità olio

La viscosità è una proprietà importantissima per gli oli motore ed è sempre riporta sulla confezione da una coppia di numeri:

  • un primo numero associato alla lettera W (winter=inverno) indica la viscosità dell'olio a freddo
  • un secondo numero indica la viscosità a caldo

10w40 bardahl

Ma facciamo un esempio per capire meglio di cosa stiamo parlando.

Prendiamo in esame un olio molto comune sui motori benzina, con viscosità 10W-40: ma cosa significa? Come si interpreta questa sigla? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare riferimento alla tabella SAE-J300 (SAE è l'acronimo di Society of Automotive Engineers, ossia un ente di normazione americano per il settore aerospaziale e automobilistico).

SAE-J300

Prima di tutto precisiamo una cosa molto importante. I numeri riportati sulla confezione sono solo degli indici che fanno riferimento alla tabella e non dei valori di temperatura. Molti sono convinti infatti, che riprendendo l'esempio del 10W40, si tratti di un olio adatto per essere impiegato dai -10 ai 40 gradi; niente di più sbagliato.

Molto semplicemente la coppia di numeri definisce quell'intervallo di temperatura dell'aria (e non del motore) all'interno del quale l'olio può essere impiegato.

Nel caso in esame, il 10W40 è un olio adatto ad una temperatura dell'aria compresa tra i -30°C e i +40°C. Non va bene per temperature esterne al di sopra dei 40°C o al di sotto dei -30°C. Questa classificazione non tiene in conto di nessun'altra proprietà dell'olio a parte la viscosità.

A questo punto potresti chiederti, ma come mai usiamo due indici e non uno? Il problema è legato al fatto che la viscosità dell'olio cambia con la temperatura.

A freddo, l'olio sarà più viscoso, cioè farà più resistenza allo scorrimento per cui risulterà più difficile avviare il motore. A caldo la viscosità diminuisce per cui farà meno resistenza. Se la viscosità a caldo è troppo bassa, l'olio fa più fatica ad attaccarsi alle superfici e finirà come nel caso della camera di combustione per essere spazzato via dal segmento raschiaolio.

In buona sostanza, la viscosità dell'olio deve essere a freddo non troppo alta per facilitare l'avviamento e a caldo non troppo bassa per garantire sempre un velo d'olio a fronte delle sollecitazioni termiche e meccaniche.

Prima si usavano degli oli con viscosità a freddo molto alta per compensare "i giochi" tra le parti in movimento. Col tempo queste distanze sono diminuite e per questo motivo oggi si usano oli con viscosità diverse.

Ma non solo. Un olio meno viscoso fa meno resistenza e questo comporta un minor consumo di carburante che si traduce in una diminuzione dei gas inquinanti. (olio fuel economy).

§Come si determina la viscosità di un olio motore

La viscosità degli oli a "caldo" e a "freddo" si determina con prove fatte in laboratorio.

Per stabilire la viscosità "a caldo" dell'olio motore si fa riferimento alla viscosità cinematica espressa in centistoke (cSt) misurata a 100° (considerata la temperatura media di funzionamento di un motore 4 tempi) con un strumento chiamato viscosimetro capillare.

Per la viscosità a "freddo" si fa riferimento alla viscosità dinamica espressa in centipoise (cPs) misurata a -18°C mediante un viscosimetro rotazionale.

A caldo non si fa altro che misurare il tempo che impiega una certa quantità di l'olio, portato a 100°C, a passare attraverso un foro. Se la viscosità cinematica, calcolata come rapporto tra la viscosità dinamica misurata e la densità del fluido testato, è compresa tra la prima coppia di valori riportati in tabella, allora sarà classificato come 20, altrimenti come 30, 40, 50 o 60.

La viscosità a freddo invece esprime due valori: il pompaggio e il cranking; il primo fa riferimento al valore della viscosità durante il regolare funzionamento del motore (quindi successivo alla fase di avviamento) a basse temperature.

Il secondo valore esprime la forza necessaria per spostare il pistone nel cilindro all'avviamento del motore ed ovviamente dipende dall'attrito dell'olio. Più forza ci vuole per spostare il pistone da fermo e più difficile risulterà avviare il motore.

Si va a vedere all'interno della tabella dove cadono i risultati ricavati dalle prove e si determina la viscosità' dell'olio.

sae-j300

§Che differenza c'è tra oli con diversa viscosità?

Cerchiamo di capire con degli esempi che differenza c'è tra gli oli con diversa viscosità a caldo e a freddo.

Prediamo in considerazione ad esempio un olio 5W30 e un 10W30; entrambi hanno la stessa viscosità a caldo ma non quella a freddo. Ma cosa vuol dire?

Se un motore viene avviato a freddo con olio a basso indice "W", si manterrà sufficientemente fluido per raggiungere in breve tempo i componenti meccanici da lubrificare.

Alle basse temperature l'olio 5W30 risulterà più performante del 10W30.

Per utilizzo alle alte temperature un olio 10W50 è da preferirsi a un 5W30 così come a un 10W40.

La regola è la seguente:

  • più piccolo è il numero associato alla "W" e più l'olio sarà adatto alle basse temperature esterne;
  • più alto è il numero relativo alla viscosità a caldo e più l'olio sarà idoneo per le alte temperature esterne.

Abbiamo capito che la viscosità indicata sulla confezione dell'olio fa riferimento, grazie ad una coppia di numeri, alla temperatura dell'aria. A questo punto potresti chiederti: ma se mi sposto con la mia auto da un clima eccessivamente caldo ad uno eccessivamente freddo (o viceversa), devo cambiare l'olio? Esatto, è proprio così.

libretto manutenzione olio

Sul libretto di uso e manutenzione di ogni auto, troverai le indicazioni previste dal costruttore sull'olio da usare in base al tipo di clima. Per lo stesso motore infatti, potrai trovare più scelte: magari un olio 0W30 per climi rigidi, un 5W40 per climi medi e un 10W40 per climi caldi. Hai finalmente capito che non esiste solo un olio adatto al tuo motore, ma l'olio giusto dipende anche della temperatura dell'aria.

Tanto per fare un esempio più concreto, il nostro amato motore italiano Fiat SDE cioè il 1.3 multijet, prevede il 5W30 per il mercato europeo ed il 10W40 per il mercato indiano. Il 10W40 rilascia più morchie e per questo motivo il libretto di uso e manutenzione prevede la sostituzione dell'olio ad ogni 10.000 km invece dei 20.000 km previsti dal 5W30 per il mercato europeo.

Non usare mai oli motore con viscosità diversa da quella prevista dal costruttore perché potrebbero causare danni al motore.

§Differenze tra viscosità e densità

Spesso si fa molta confusione tra viscosità e densità: ma che differenza c'è?

La densità è il rapporto tra la massa e il volume, dove la massa è la quantità di materia che c'è in un corpo, mentre il volume è lo spazio occupato.

La massa non cambia con la temperatura, mentre il volume si perché all'aumentare della temperatura i fluidi si dilatano (meno denso) e al diminuire si contraggono (più denso).

Ma cerchiamo di fare un esempio per capire meglio il concetto. Se riempiamo un recipiente con olio e acqua, si crea una emulsione perché i due liquidi sono immiscibili. Aspettando qualche minuto i due liquidi si separano e l'olio inizierà a galleggiare sull'acqua perché è meno denso.

Un altro esempio molto semplice: un litro di olio pesa meno di un litro di acqua perché l'olio è meno denso.

La viscosità, invece è la capacità che ha un fluido di scorrere: se facciamo scorrere contemporaneamente olio e acqua (senza mescolarli) su un piano inclinato, vedremo che l'acqua arriverà prima a terra perché l'olio è più viscoso.

§Viscosità degli oli motore cosa accadrà in futuro?

Nel corso degli ultimi anni le case automobilistiche hanno scelto oli motore sempre meno viscosi. Questa decisione ha permesso di abbassare i consumi di carburante e diminuire le emissioni di gas inquinanti, per rispettare le normative europee sempre più severe.

Per questo motivo si è passati dal 5W40, previsto per i vecchi motori diesel, al 5W30 per i motori diesel di ultima generazione. VW ha recentemente introdotto l'olio con viscosità 0W20 da usare su alcuni motori del gruppo.

§Specifiche tecniche dell'olio motore

Oltre alle specifiche SAE che indicano la viscosità a freddo e a caldo, un olio motore ha una serie di altri codici, preceduti da API, ACEA oppure codici preceduti dal nome di una casa automobilistica o gruppo automobilistico, come Renault, PSA. Cosa indicano esattamente tutti questi dati? E soprattutto a che servono nella scelta dell'olio per la tua auto?

In questo paragrafo risponderemo nel dettaglio a tutte queste domande. Non avrai più dubbi e sarai in grado di confrontare oli con specifiche diverse e riconoscere quello più adatto alla tua auto.

§Specifiche API dell'olio motore

Per scegliere il corretto lubrificante per la tua auto il costruttore riporta nel libretto di manutenzione anche la specifica API dell'olio: ma di che si tratta?

API è l'acronimo di American Petroleum Institute, la più grande organizzazione americana (senza scopo di lucro) dell'ingegneria chimica e petrolchimica. Tra i tanti compiti dell'API c'è anche quello di classificare gli oli motore ed i loro standard sono adottati e riconosciuti in tutto il mondo.

La specifica API identifica con la lettera "S" (Service) oli per motori benzina e "C" (Commercial) gli oli per motori diesel. Ciascuna delle due lettere è sempre seguita da una seconda lettera che indica la prestazione dell'olio. La seconda lettera cresce in ordine alfabetico, le lettere più avanti nell'alfabeto indicano oli con migliori prestazioni. Si riportano di seguito le classificazioni API relative agli oli destinati ai motori benzina estrapolati dal sito Selenia.

  • API SG: per i motori benzina di auto e veicoli commerciali leggeri a partire dal 1989. Gli oli SG hanno caratteristiche migliori rispetto agli SF in termini di resistenza alla formazione di depositi, protezione contro l'usura e resistenza alla corrosione.
  • API SH: stesse caratteristiche dell'SG ma condizioni dei test più severe.
  • API SJ: olio motore del livello SH, ma sviluppato in accordo con i sistemi di certificazione API seguendo criteri di prova multipli.
  • API SL: nata nel luglio 2001, introduce limiti specifici per resistenza all'ossidazione, controllo depositi alle alte temperature, riduzione della volatilità e dei consumi.
  • API SM: in vigore dal novembre 2004, richiede il superamento di test più rigidi relativi a resistenza all'ossidazione, protezione da depositi, prestazioni a basse temperature.
  • API SN: è stata introdotta nell'ottobre 2010 e prevede test per verificare maggiore resistenza all'ossidazione, protezione dai depositi, miglior protezione dall'usura e performance a bassa temperatura e l’attitudine Fuel Economy.

Per completezza sono stati indicate anche le specifiche API relative agli oli destinati ai motori diesel riportate dal sito Selenia:

  • API CF: per motori diesel ad iniezione indiretta e per altri motori diesel che utilizzano un ampio range di lubrificanti, inclusi quelli con elevato contenuto di solfuro (oltre 0,5 wt.). Controllo sui depositi dei pistoni, l'usura e la corrosione delle bronzine è rilevante per questi motori, che possono essere naturalmente aspirati, turbo-compressi e turbo-compressi ad elevate prestazioni. Gli oli per queste funzioni, esistono dal 1994 e possono essere utilizzati quando è raccomandata la specifica CD.
  • API CF-2: motori diesel due tempi ad utilizzo severo. Tipico per i motori diesel due tempi che richiedono effettivo controllo su cilindri, sugli anelli e sui depositi. Gli oli designati per questo tipo di servizio, esistono dal 1994 e possono essere utilizzati anche quando è raccomandata la specifica CD-II. Non incontrano necessariamente i requisiti della specifica CF o CF-4 anche se devono superare anche questi test.
  • API CF-4: motori diesel 1990. Tipico servizio ad alta velocità, motori 4 tempi. Supera i requisiti della specifica CE, fornendo un maggior controllo su consumo olio e deposito pistoni. Questi oli dovrebbero essere usati al posto degli oli in categoria CE. Ideali per lunghi tragitti e condizioni severe di utilizzo. Quando combinato con la categoria S appropriata, possono anche essere utilizzati per motori benzina e diesel leggeri (auto, veicoli leggeri, vans) se raccomandato dal costruttore.
  • API CG-4: motori diesel in condizioni di utilizzo severe dal 1994. Questa specifica descrive oli per utilizzo motori diesel ad elevate velocità sia con applicazioni in condizioni severe in autostrada (carburante con 0.05% di solfuro) ed fuori autostrada (meno dello 0.5% di solfuro nel carburante). Forniscono elevato controllo sul deposito pistoni alle alte temperature, usura, corrosione, stabilità all'ossidazione, accumulazione di fuliggine , schiume.Oli specifici per motori nati per incontrare gli standard di emissione oli esausti del 1994 e per motori che richiedono API CD, CE e C-4. Questi oli esistono dal 1994.
  • API CH-4: motori diesel in condizioni di utilizzo severe dal 1998. Oli ideali per levate velocità, motori 4 tempi che rispondono agli standard di emissione oli esausti del 1998 e nati per utilizzare carburanti diesel con un contenuto di solfuro fino a 0.5%. Questi oli sono superiori in performance a quelli che incontrano API CF-4 ed API CG-4.
  • API CI-4: motori diesel in condizioni di utilizzo severe dal 2002. Oli per l'uso ad alte velocità, motori diesel 4 tempi, nati per rispondere agli standard sulle emissioni degli oli esausti del 2004, da implementare ad Ottobre 2002. Da utilizzare con carburanti con contenuto di solfuro fino a 0.05%. Questi oli sono efficaci per supportare la durata del motore quando sono utilizzati EGR ed altri componenti relativi alle emissioni.Fornisce ottima protezione contro l'usura, stabilità alla alte e basse temperature, protezione contro la fuliggine, controllo deposito pistoni e schiume, perdita di viscosità. Questi oli hanno performance superiori agli oli API CH-4, CG-4 e CF-4 e possono essere utilizzati nei motori per cui sono previste queste categorie API.
  • API CJ-4: introdotta nel 2010, prevede test per verificare la compatibilità del lubrificante con sistemi di ricircolo dei gas di scarico (EGR), e con altri sistemi di controllo dei gas di scarico. I lubrificanti appartenenti a questa categoria forniscono ottima protezione contro l'usura, controllo della fuliggine (soot control) e depositi sui pistoni, e mantenimento della viscosità. E’ un olio adatto a gasoli a basso contenuto di zolfo (0,05%).

Facciamo un esempio pratico: prendiamo in esame l'olio motore con specifica API SM e SL: si tratta di oli per motori benzina, ma il primo sarà migliore del secondo perché la lettera M è più in basso nell'alfabeto rispetto la L. Facile no?

Secondo l'ultima revisione API, gli oli con la specifica più severa presenti in commercio sono giunti alla SN per i benzina e CJ per i diesel. La maggior parte degli oli motore sono adatti sia per il benzina che per il diesel, per cui troverai quasi sempre la doppia codifica API.

Sul libretto di uso e manutenzione troverai anche la specifica API minima da rispettare: non andare mai sotto la specifica indicata, ma di impiegare oli con caratteristiche API uguali o superiori.

Per cui se il costruttore prevede per la tua auto diesel un olio API CF-4, puoi usare lo stesso olio o altri più performanti come CG-4, CH-4 o CI-4. Se vuoi saperne di più sulle specifiche API degli oli motore, ti consiglio di leggere questa interessante guida, pubblicata sul forum "il punto manutenzione".

§Specifiche ACEA dell'olio motore

L'ACEA (Associazione Costruttori Europei di Automobili), nata nel 1996, ha stabilito dei propri test per classificare le prestazioni degli oli motore.

La classificazione ACEA prevede l'impiego di tre lettere: "A" per i motori benzina, "B" per i diesel, "C" per motori benzina e diesel compatibili con catalizzatori e possono essere impiegati anche in caso di  sistemi di post trattamento dei gas di scarico, cioè FAP/DPF, ed "E" per veicoli commerciali.

Ogni lettera è seguita sempre da un numero che non ne definisce le prestazioni, ma il tipo di motore su cui può essere utilizzato, ad esempio:

A/B1: motori sviluppati per oli a bassa viscosità
A/B3: motori con intervalli di cambio prolungati
A/B4: motori con iniezione diretta
A/B5: motori con intervalli di cambio prolungati, che necessitano di oli a bassa viscosità

Dal 2004 le classi "A" e "B" sono state fuse in una categoria unica A/B, per cui troverai una classificazione ACEA "A/B" ed eventualmente anche ACEA "C" nel caso in cui l'olio è compatibile con FAP/DPF.

Ad oggi l'olio più comune in commercio ha specifica ACEA A/B3.

Se vuoi saperne di più sulle specifiche ACEA degli oli motore, ti consiglio di leggere anche questo breve documento dell'Italian Petrol Company.

§Specifiche tecniche delle case automobilistiche

Oltre alle specifiche internazionali SAE, API e ACEA, anche le case automobilistiche hanno stabilito delle specifiche che gli oli devono avere per essere compatibili con i propri motori. Ma come si distinguono da tutte le altre viste in precedenza?

Non puoi sbagliarti perché queste specifiche iniziano sempre con il nome di una casa automobilistica o di un gruppo di case (es. Ford, Renault, gruppo PSA, gruppo FCA, Opel, gruppo VW, BMW, Porsche, Mercedes...) e sono seguiti da una serie di numeri.

Lo stesso olio può avere contemporaneamente anche più specifiche di costruttori diversi.

§Come si leggono le specifiche di un olio motore?

Appare ora abbastanza chiaro che un olio motore può essere classificato da più enti e può avere più specifiche. Ma come si legge l'etichetta di un olio? Come si interpretano le varie specifiche?

Prendiamo in esame il Bardahl XTA Polar Plus 5W30 Fuel Economy mSaps. Si tratta di un olio, così come riportato sulla confezione. La sigla "Fuel Economy" vuol dire che l'olio ha una bassa resistenza e questo permette di risparmiare piccole quantità di carburante, migliorando i consumi.

xta 5w30 400x400

La sigla 5W-30 esprime la viscosità dell'olio a caldo (30) e a freddo (5W), SN-CF è la specifica benzina-diesel API, mentre C2-A5-B5 è la specifica ACEA per post-trattamento/benzina/diesel. Ma non è tutto. Lo stesso olio ha anche la sigla B71 2290 e RN0700: la prima è una specifica del gruppo PSA, mentre la seconda della Renault. Hai visto che non è poi così complicato?

La casa automobilistica indica sul libretto di uso e manutenzione, oltre alla specifica API, ACEA e alla viscosità, anche la specifica propria. La specifica più recente del costruttore, in genere è sempre più severa, e per questo motivo sostituisce anche quelle precedenti. Ma non è una regola universale.

Se vuoi saperne di più sulle principali specifiche delle case automobilistiche ti consiglio di leggere questo interessante documento della Ginestroni.

§Che differenza c'è tra un olio sintetico e un olio minerale?

Gli oli motore si dividono in due grandi categorie: l'olio minerale e quello sintetico. Il primo rappresenta il lubrificante tradizionale, mentre il secondo ormai è sempre più diffuso. Ma che differenza c'è? Qual è il migliore tra i due?

confronto viscosità olio

Entrambi gli oli sono ottenuti dalla raffinazione del petrolio.

La differenza sostanziale consiste nel fatto che l'olio sintetico è prodotto con processi di raffinazione più evoluti, in grado di dargli una maggiore purezza, le molecole sono tutte della stessa dimensione e le prestazioni sono migliori rispetto a quello minerale.

Un olio sintetico è decisamente migliore di un olio minerale ed è il motivo per cui è assolutamente raccomandato dalle case automobilistiche in particolar modo sui motori più spinti e moderni.

L'elenco seguente riassume tutti i vantaggi di un olio sintetico rispetto ad un olio minerale:

  • maggiore pompabilità a freddo: l'olio sintetico arriva più velocemente in tutti i punti del motore, per cui riduce notevolmente l'attrito e l'usura tra le parti
  • alla temperatura di esercizio del motore risulta molto più stabile, garantendo sempre un velo d'olio tra le parti da lubrificare
  • maggior impiego alle basse e alle alte temperature
  • maggiore protezione dei componenti del motore
  • diminuzione dei consumi di carburante
  • aumento della durata dei componenti meccanici del motore
  • minor impatto ambientale a causa della diminuzione dei consumi
  • durata maggiore dell'olio

L'unico contro? Solo il prezzo! Un olio sintetico ovviamente costa di più di uno minerale.

Ricorda che un olio minerale ha una viscosità a freddo di 10W o 15W, mentre un olio sintetico di 0W, 5W e 10W.  Esiste anche una categoria intermedia definita semi-sintetica che include oli a base minerale ma fortemente additivati. Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio di leggere anche questo interessante articolo della Macon.

§Che differenza c'è tra un olio sintetico e un blend oil sintetico?

Esistono in commercio degli oli classificati come "Synthetic blend oil", ma di cosa si tratta esattamente? Sono oli di qualità?

I blend oil non sono altro che una miscela di oli, di natura differente, ma con la stessa viscosità. Questa miscela fa si che l'olio ottenuto ha una qualità più bassa rispetto allo stesso olio interamente sintetico ma ad un prezzo più conveniente.

Gli intervalli di durata di un blend oil sono più brevi rispetto all'olio sintetico e le prestazioni sono inferiori. Diciamo pure che è un olio meno pregiato, non indicato per una protezione più sicura e più longeva del tuo motore.

Un tipico esempio di blend oil è dato dalla miscela di olio sintetico e minerale, ottenendo così il semi-sintetico, termine che ad oggi non è regolamentato dalla legge. Anche la miscela della basi sintetiche e di origine vegetale costituisce un blend oil.

Personalmente sconsiglio di usare un blend oil perché gli oli sintetici sono migliori sotto tutti i punti di vista.

Stai molto attento perché spesso la sigla "blend oil" è così piccola da non essere trovata facilmente sulla confezione. I venditori spesso non conoscono il significato di un blend oil mentre altri lo spacciano per olio sintetico, raggirando il cliente.

Se vuoi saperne di più su questo argomento, ti rimando a questo interessante articolo in lingua inglese.

§Come riconoscere un olio contraffatto?

Scegliere un olio con le migliori specifiche tecniche non è sufficiente. Il mercato dei ricambi infatti è da sempre invaso da oli contraffatti, cioè da prodotti con confezioni apparentemente originali ma contenenti olio di scarsa qualità, che non rispettano marca e specifiche riportate nella confezione.

La Guardia di Finanza cerca costantemente di contrastare questo dilagante fenomeno, ma secondo me con scarsi risultati perché solo una piccola parte dei volumi di olio contraffatto viene sequestrata. La vendita online ha amplificato il fatturato dei ricambi contraffatti, tra cui anche degli oli.

Spesso è difficile, se non impossibile, riconoscere un olio contraffatto da uno originale anche per chi è di mestiere. Il prezzo potrebbe essere una prima indicazione per valutare se un olio è originale o contraffatto. L'olio contraffatto ha in genere un prezzo più "allettante" rispetto al listino delle concessionarie.

Per farti un esempio molto semplice prendiamo in esame uno degli oli più venduto e maggiormente contraffatto: il Castrol EDGE 5W30 con specifica VW. Puoi acquistare questo olio online per soli 7 euro al litro, mentre lo stesso olio in concessionaria VW è venduto per circa 25 euro al litro. La differenza di prezzo è enorme e oggettivamente 7 euro iva e COU incluso sono troppo bassi se pensi che deve comprendere almeno il guadagno del venditore e del produttore, oltre alle spese di trasporto.

olio castrol 5w30

Se un olio contraffatto viene venduto ad un prezzo simile a quello della casa, sarà impossibile rendersene conto. Ti consiglio di chiedere sempre una fattura e mai il semplice scontrino al tuo venditore. In fattura dovrà indicare la descrizione dell'articolo, e in seguito ad un controllo della guardia di finanza, non potrà dimostrare la provenienza se è contraffatto.

Un altro importante consiglio che posso darti è quello di guardare attentamente la confezione: negli oli contraffatti, mancano totalmente alcuni piccoli dettagli. Tanto per darti una idea, riallacciandomi sempre all'esempio precedente del Castrol Edge, ho trovato questo simpatico video di pochi secondi che ti può aiutare a capire di cosa stiamo parlando.

Un ultimo ma prezioso consiglio, che mi sento di darti per non cadere nella trappola dell'olio contraffatto, è quello di rivolgerti sempre ad un venditore professionale e conosciuto piuttosto che ad uno occasionale e poco noto. Puoi fidarti anche dei grossi ipermercati perché il prezzo competitivo è legato allo sconto applicato sui grossi volumi, oppure ai grossi ecommerce di ricambi auto.

§Come scegliere l'olio compatibile con la tua auto?

Dopo aver approfondito tutti gli aspetti principali dell'olio motore, abbiamo senz'altro compreso che gli oli non sono affatto tutti uguali; anzi si differenziano per tantissime proprietà come la viscosità, le specifiche API, ACEA e del costruttore, sintetico piuttosto che minerale o semi-sintetico.

Ciascun motore funziona al meglio con un olio ben preciso, o solo con alcuni oli con le specifiche previste dalla casa automobilistica.

Ma qual è l'olio compatibile con la mia auto? Come si fa a scegliere un olio senza sbagliare?

La risposta più semplice ma non per questo più sicura è quella di affidarsi nelle mani del ricambista oppure del meccanico. Se ti rivolgi a professionisti seri del settore, non avrai nulla di cui preoccuparti.

Purtroppo non tutti i riparatori/venditori svolgono il loro lavoro con correttezza ed onestà, per cui potresti trovare qualcuno che ti venderà un olio "sbagliato" spacciandolo per "giusto" solo per guadagnare di più. Non mi riferisco alla marca o alla qualità, ma al fatto che l'olio non ha le specifiche minime previste dalla casa automobilistica.

Ci tengo a precisare "minime" poiché se in commercio esistono oli con specifiche migliori, puoi usarli senza problemi: magari spenderai qualche euro in più, ma il tuo motore ti ringrazierà.

L'elenco seguente riporta una sintesi di tutto quello che abbiamo visto fino ad ora per scegliere l'olio compatibile con la tua auto:

  • scegli la specifiche SAE (es. 10W40, 5W30) tra quelle previste dal libretto di uso e manutenzione, in base alla temperatura della tua zona.
  • rispetta le specifiche ACEA consigliate, queste specifiche infatti si differenziano per tipologia di motore, quindi una specifica diversa da quella consigliata per la tua auto potrebbe creare problemi.
  • per la specifica API fai attenzione che la prima lettera corrispondente al carburante (S= benzina, C=gasolio) e poi scegli una seconda lettera almeno pari, o più in basso nell'alfabeto rispetto a quella indicata dal tuo libretto di manutenzione.
  • se è prevista una specifica aggiuntiva della casa automobilistica, fai attenzione che sia presente sulla confezione dell'olio.

Mi rendo conto che può essere scocciante cercare il libretto di manutenzione anche perché ormai non vengono più stampati ma sono consultabili solo in formato digitale. A tal proposito ho ancora un ultimo importante consiglio da darti.

Su internet puoi consultare i cataloghi elettronici dei produttori di olio, inserendo tutti i dati della tua auto (modello, cilindrata, carburante, etc.) e troverai immediatamente l'olio compatibile con la tua auto. Molto semplice no?

A titolo di esempio di riporto il link al "trova olio" della Bardahl e della Castrol.

§Qual è il miglior olio motore?

Stabilire qual è l'olio motore migliore è davvero molto complicato.

Il mercato degli oli è invaso da moltissime marche, ognuna delle quali propone una vasta scelta di oli motore che si differenziano in base alla viscosità, alle specifiche ACEA, API, alle specifiche dei costruttori, basi, additivi, proprietà, composizione, intervalli di sostituzione, eccetera.

Per confrontare lubrificanti di marche diverse, dovremmo scegliere oli con caratteristiche simili cioè comparabili. Parlare in assoluto di marca migliore ha poco senso quando si raffrontano oli differenti. Ma cerchiamo di fare un esempio molto semplice.

Dire che un 5W30 Mobil ESP Formula con specifica Mercedes 229.51 è migliore di un 5W40 Castrol con specifica Renault RN710 piuttosto di un 10W40 Bardahl BM7 non ha senso perché si tratta di oli con specifiche e viscosità diverse, destinati a motori differenti.

§Quali sono gli oli motore raccomandati dalle case automobilistiche?

E' importante sapere la differenza tra la marca dell'olio di primo equipaggiamento e quello raccomandato dalla casa automobilistica.

La casa automobilistica non può obbligarti ad usare una marca di olio, ma può stabilire le specifiche minime che l'olio deve avere per far funzionare al meglio il motore e non far decadere la garanzia in caso di danni.

Sul libretto di uso e manutenzione, il costruttore si può limitare al massimo a raccomandare (e non ad obbligare) l'uso di una marca di olio su ciascun motore/modello di auto.

Non abbiamo elementi per dimostrare che l'olio raccomandato dalla casa automobilistica è lo stesso che viene usato come primo equipaggiamento. In passato girava voce che il gruppo Volkswagen usava lo Shell di primo impianto, pur consigliando il Castrol ad ogni tagliando; ovviamente non abbiamo elementi per poterlo dimostrare.

A questo punto chiuderei questa guida di SerialParts facendo una semplice osservazione: la marca di olio "raccomandata", deve essere per definizione di qualità. Mi spiego meglio.

Una casa automobilistica non si sognerebbe mai di consigliare un lubrificante scadente perché dovrà sostituire in garanzia tutti i componenti del motore danneggiati proprio dall'olio. La mia esperienza mi porta ad confermare che le marche degli oli raccomandati sono, in genere di alta qualità.

Basti pensare ad esempio al Castrol (consigliato dal gruppo Volkswagen e BMW), Selenia (consigliato dal gruppo FCA), Mobil (raccomandato da Mercedes), ELF (consigliato da Renault), Ford (raccomandato da Ford), Opel (consigliato da Opel), Total (scelto dal gruppo PSA), Bardahl (raccomandato da Honda).

Questo non vuol dire che non esista un olio migliore del Castrol per un'auto del gruppo VW, piuttosto del Selenia su un'auto Fiat. Nulla vieta di scegliere il Mobil al posto del Castrol e viceversa, a condizione che vengano rispettate tutte le specifiche minime previste dal costruttore.

§Conclusioni

In questo lunga guida abbiamo visto insieme a cosa serve l'olio motore della tua auto.

Abbiamo analizzato le specifiche SAE, API, ACEA e fatto un cenno alle specifiche proposte dai costruttori di auto, in modo da decifrare tutte le informazioni riportare sulle confezioni di olio motore. Abbiamo visto la differenza tra un olio minerale e uno sintetico e stabilito quale tra i due è il migliore.

Alla fine della guida, abbiamo indicato quali sono le migliori marche cioè quelle scelte dalle case automobilistiche.

In conclusione ti consiglio di usare sempre un olio con specifiche API in linea, o superiori, con quelle indicate sul libretto di uso e manutenzione della tua auto. Rispetta sempre la specifica ACEA previste. Troverai alcuni valori di viscosità tra cui scegliere in base alla temperatura della tua zona.

In merito alla marca, puoi limitarti ad acquistare quella raccomandata dal costruttore per evitare di sbagliare, oppure scegliere tra le altre marche raccomandate anche da altri costruttori per i loro modelli, a condizione di rispettare sempre e comunque le specifiche minime.

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Se sei in cerca di un ricambio per la tua auto e non sai qual è la marca che al meglio soddisfa le tue esigenze o quale venditore ti offre il prezzo più basso, lasciaci di seguito un commento.